L’INPS presenta un sistema di avvisi automatici che segnala ai genitori quando possono richiedere il Bonus nuovi nati: come funziona.
L’attenzione verso le politiche familiari continua a crescere e l’INPS, nel tentativo di rendere più semplice la fruizione delle agevolazioni economiche, ha scelto di ampliare i propri strumenti di comunicazione diretta. La nascita di un bambino rappresenta un momento delicato, spesso accompagnato da incombenze amministrative complesse. Per questo, l’Istituto ha deciso di potenziare il sistema di notifiche personalizzate, avvisando i genitori quando è possibile richiedere il bonus nuovi nati. Come funziona questa procedura.
Come funziona la nuova comunicazione dell’INPS
A partire da questo mese, chi ha autorizzato la ricezione dei servizi proattivi riceverà un messaggio direttamente nella propria casella di posta elettronica non appena l’INPS registrerà l’arrivo di un nuovo figlio nel nucleo familiare.
L’avviso non riguarda più soltanto L’Assegno unico e universale, già interessato da un sistema simile negli anni scorsi, ma anche il Bonus nuovi nati. Il messaggio guiderà i genitori nell’invio della domanda e ricorderà l’importanza dell’ISEE minorenni, documento molto importante che serve per verificare il diritto all’agevolazione.

La comunicazione è inviata esclusivamente a coloro che hanno espresso consenso alla modalità proattiva all’interno dell‘area MyINPS, dove è possibile gestire consensi, recapiti e preferenze di contatto.
La volontà dell’istituto è di replicare il modello già sperimentato con successo per l’Assegno unico, quando le notifiche personalizzate ridussero i ritardi nelle richieste, soprattutto per i nuclei che accoglievano un secondo o terzo figlio e necessitavano di aggiornare la propria posizione contributiva.
A chi spetta il contributo e come presentare la domanda
Il Bonus nuovi nati è stato introdotto con l’ultima Legge di Bilancio e consiste in un sostegno economico del valore di 1000 euro, rivolto ai bambini nati, adottati e/o affidati dal 1° gennaio 2025.
Possono inoltrare la richiesta i cittadini italiani, i residenti comunitari e i titolari di permessi di soggiorno di lungo periodo provenienti da Paesi terzi, purché in possesso di un Isee minorenni non superiore a quarantamila euro.
La domanda deve essere presentata entro centoventi giorni dalla nascita o dall’ingresso del minore in famiglia e può essere trasmessa tramite il portale INPS, l’app mobile, il Contact Center e/o con il supporto di un patronato. La dotazione economica prevista per il 2025 ammonta a 330 milioni di euro.